NUOVI INVESTIMENTI NEL SETTORE DELLE ENERGIE RINNOVABILI TRAMITE COMPRAVENDITA DEL TERRENO E/O ACQUISTO PROPRIETÀ SUPERFICIARIA
In uno scenario energetico internazionale sempre più complesso ed incerto, risulta fondamentale, per un paese povero di risorse fossili come l’Italia, favorire ed accelerare lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, in modo da assicurarsi un approvvigionamento sicuro e duraturo.
Le energie rinnovabili hanno il grandissimo vantaggio di non produrre emissioni inquinanti o rifiuti da smaltire, e se prodotte in loco, minimizzano anche impatti ambientali e costi relativi al trasporto.
Peraltro, questa strategia è necessaria a compensare la quota parte di forniture energetiche proveniente dal fronte russo e che dovrebbe, come da intenzioni del governo, progressivamente ridursi.
Da qui la corsa a recuperare terreno sul fronte dell’impiantistica legata alla produzione di energia puntando sulle fonti rinnovabili di cui il Sud e la Calabria restano, per le favorevoli condizioni climatiche, territori molto vocati.
Il decreto FER 2, che normerà l’accesso agli incentivi e il tipo di meccanismo incentivante, non è ancora stato pubblicato a causa della instabilità geopolitica mondiale che rende difficoltosa la pianificazione energetica ed economica del nostro paese. Nonostante ciò, è chiaro fin d’ora che darà un’ulteriore spinta al mercato delle rinnovabili.
Con il DL 17/2022 sono state introdotte diverse semplificazioni autorizzative per impianti fotovoltaici in aree agricole adiacenti alle autostrade o alle aree industriali (dette solar belt), dando il via ad una ripartenza del settore ormai da anni in sostanziale stallo. Questi nuovi input normativi permettono quindi di costruire impianti rinnovabili su terreno agricolo seguendo un iter autorizzativo che è comparabile a quello applicato per le aree industriali, riducendo così i tempi di attesa e la documentazione da produrre.
Il quadro normativo attuale però, per quanto riguarda il rilascio delle autorizzazioni per impianti fotovoltaici ed eolici, è molto frammentario: ogni Regione ha le proprie regole ed è più che mai complesso districarsi tra le maglie di una burocrazia molto complessa e farraginosa.
Per far fronte a quest’ultima criticità, rappresenta una buona fonte d’investimento affidarsi ad aziende strutturate e presenti su tutto il panorama nazionale che, conoscendo esattamente il settore e le norme che lo regolano potranno sviluppare gli impianti con tempi e modalità più efficienti ed efficaci, offrendo prezzi superiori a quelli di mercato per acquisire terreni in aree industriali, aree sottoposte a bonifica, cave dismesse o ex discariche di proprietà sia pubblica che di privati, al fine di costruire parchi fotovoltaici di medie dimensioni e/o stipulare diritti di superficie su terreni agricoli idonei per realizzare impianti eolici.
Parimenti sono interessate ad acquisire terreni ricadenti, sempre ai sensi del decreto 17/2022, in aree idonee ovvero, terreni a destinazione agricola entro 300 metri dalla rete autostradale o entro 500 metri da aree industriali o produttive manifatturiere (Zona D del Piano Regolatore Generale o Ambito per insediamenti produttivi e Ambito per riconversione aree industriali e riqualificazione diffusa nei Piani Strutturali Comunali).
L’assenza di vincoli ambientali e paesaggistici è un requisito fondamentale, sia perché la transizione ecologica verso fonti rinnovabili deve avvenire nel rispetto della natura e dell’integrità degli habitat, sia per evitare attriti con gli Enti preposti.
I professionisti di AL Hub Consulting si propongono, a tal fine, come supporto in termini di consulenza giuridica e tecnica in favore delle aziende che intendono investire in questo settore, affiancandole in tutte le attività necessarie per la realizzazione di nuovi impianti, dal reperimento dei terreni, alle fasi di compravendita e di progettazione. Gli stessi, si propongono come intermediari a supporto dei soggetti intenzionati a cedere i propri terreni a società che già operano nel settore delle energie rinnovabili.
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