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LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA: UNA SVOLTA EPOCALE

LA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA TRIBUTARIA: UNA SVOLTA EPOCALE

Con la legge n.130 del 31 agosto 2022 recante “Disposizioni in materia di giustizia e di processo tributario” (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 204 del 1 settembre 2022) la riforma della giustizia tributaria è una realtà e con essa l’istituzione della magistratura tributaria di ruolo, professionale e a tempo pieno.

Il provvedimento è il frutto del lavoro svolto dalla Commissione Interministeriale per la Riforma della Giustizia tributaria (Giustizia/MEF), istituita nel mese di aprile 2021 e composta da docenti e professionisti di elevato profilo che ha avuto il mandato di ricercare e formulare proposte di intervento per far fronte al contenzioso arretrato e ridurre la durata dei processi, in linea con le esigenze urgenti di assicurare l’attuazione del PNRR. Il Piano, approvato dal Parlamento e positivamente accolto dalla Commissione europea, ha ribadito l’esigenza di una riforma dell’ordinamento degli organi speciali di giustizia tributaria, con l’introduzione di istituti processuali volti ad equiparare la giurisdizione tributaria alle altre giurisdizioni, a deflazionare il contenzioso esistente e ad incentivare l’uniformità dei giudizi in materie analoghe.

Risulta problematico riassumere i contenuti di una riforma di portata epocale, ci limiteremo, di seguito, a sintetizzare le novità di maggior rilievo.

In primo luogo vi è da rilevare l’introduzione di un ruolo autonomo e professionale della magistratura tributaria con 576 giudici tributari reclutati tramite concorso per esami, con mirati e puntuali miglioramenti. Viene anche disciplinata la possibilità degli attuali giudici togati di transitare definitivamente, e a tempo pieno, nella giurisdizione tributaria (la possibilità riguarda 50 giudici togati provenienti dalla magistratura ordinaria e 50 dalle altre magistrature). Ovviamente è prevista una fase transitoria: fino a quando non sarà terminato il percorso di reclutamento dei giudici professionali, continueranno a operare, in parallelo, i giudici tributari onorari già presenti nelle CTP e CTR. Questi ultimi rimarranno in servizio, in un ruolo ad esaurimento, fino al compimento dei 70 anni di età, limite di pensionamento esteso a tutti i giudici tributari, con allineamento alle altre magistrature.

Le Commissioni tributarie, provinciali e regionali, lasciano il posto alle Corti di Giustizia Tributaria di primo e di secondo grado.

Sotto l’aspetto processuale va segnalata con favore l’istituzione del rinvio pregiudiziale in Cassazione, in base al quale il giudice tributario, in presenza di una questione di diritto nuova, potrà chiedere alla Corte di legittimità l’enunciazione di un principio di diritto.

Quanto alla disciplina dell’istruttoria del processo tributario di cui ai novellati commi 4 e 5-bis dell’art. 7 del D.Lgs. n. 546/1992, già rubricato come “Poteri delle commissioni tributarie”, oggi “Poteri delle Corti di Giustizia Tributaria”, significativa è l’introduzione della possibilità della prova testimoniale in forma scritta, nel caso in cui, però, la pretesa tributaria sia fondata su verbali e atti facenti fede fino a querela di falso, la prova testimoniale sarà ammessa solo su circostanze di fatto diverse da quelle attestate dal pubblico ufficiale. La decisione, basata sugli elementi di prova emersi dal giudizio si concluderà con l’annullamento, se la prova della fondatezza della pretesa manca, è contradditoria o è insufficiente a dimostrare in modo circostanziato e puntuale le ragioni della pretesa impositiva e l’irrogazione delle sanzioni.

Per le controversie pendenti in Cassazione alla data del 15 luglio 2022, sono consentite due possibilità di sanatoria/condono a seconda dell’esito dei primi due gradi di giudizio. E segnatamente, se l’Agenzia delle Entrate è risultata soccombente nei due precedenti gradi di giudizio e il contenzioso ha un valore fino a 100 mila Euro, sarà possibile sanare pagando il 5%. Viceversa nelle cause in cui l’AF sia risultata anche solo parzialmente soccombente in uno dei due gradi di merito, la sanatoria potrà essere ottenuta pagando il 20%, purché il contenzioso abbia un valore fino a 50 mila euro.

Di sicuro impatto è l’istituzione di un giudice monocratico per i ricorsi notificati dal 1° gennaio 2023 limitatamente alle controversie di valore entro i 3 mila Euro affidate alle Corti di Giustizia Tributaria di primo grado. Basti pensare che il 40 % delle liti pendenti nel Sud Italia riguardano tali fattispecie cc.dd.bagatellari. Sono escluse dalla novità normativa le controversie di valore indeterminabile. Infine, è possibile che i giudici ed il personale amministrativo partecipino alle udienze a distanza, per i ricorsi notificati dal 1 settembre 2023, limitatamente alle pubbliche udienze della Corte in primo grado in composizione monocratica e quelle di trattazione dell’istanza cautelare, salva la possibilità per ciascuna parte di chiedere la partecipazione in presenza all’udienza.

Infine, la riforma ha introdotto una disposizione che certamente inciderà in termini di efficienza e di responsabilizzazione dell’apparato burocratico, comparto che rappresenta una delle cause che frena lo sviluppo del nostro Paese. La nuova disposizione prevede che, in caso di rigetto immotivato del reclamo del contribuente da parte dell’A.F., la parte soccombente sopporterà tutte le spese del giudizio. La condanna potrà comportare la responsabilità amministrativa del funzionario che ha immotivatamente rigettato il reclamo o rifiutato la proposta di mediazione.

L’entrata in vigore della legge 130/22 rappresenta, indubbiamente, un importante passo avanti verso la stagione delle riforme che la Comunità europea ha imposto, e che, nel contempo, assumono carattere d’urgenza per le implicazioni di carattere socio-economico che andranno a determinare e alle ripercussioni positive che produrranno in termini di competitività del nostro Paese; l’auspicio è che le altre importanti riforme, Giustizia e Fisco prime fra tutte, possano essere varate in tempi brevi.

I professionisti di Al Hub consulting si propongono, a tal fine, come supporto in termini di assistenza e consulenza Fiscale/Legale sia in ambito stragiudiziale che giudiziale in favore di privati e società.

Dott. Demetrio Arena

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