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AGEVOLAZIONI PER LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE, BLOCKCHAIN E IOT

AGEVOLAZIONI PER LO SVILUPPO DI TECNOLOGIE DI INTELLIGENZA ARTIFICIALE, BLOCKCHAIN E IOT

Per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, il Ministero dello Sviluppo Economico ha predisposto un fondo per interventi diretti a favorire il collegamento tra i diversi settori di ricerca interessati dagli obiettivi di politica economica e industriale, la collaborazione con gli organismi di ricerca internazionale, l’integrazione con i finanziamenti della ricerca europei e nazionali, le relazioni con il sistema del capitale di rischio italiano ed estero.

Sono previste agevolazioni in favore di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione funzionali allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things, anche mediante il paradigma del Metaverso.

I progetti di ricerca interessati alle agevolazioni riguardano diversi settori industriali e precisamente: 1) industria e manifatturiero; 2) sistema educativo; 3) agroalimentare; 4) salute; 5) ambiente ed infrastrutture; 6) cultura e turismo; 7) logistica e mobilità; 8) sicurezza e tecnologie dell’informazione; 9) aerospazio.

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di “ricerca industriale”, “sviluppo sperimentale”, “innovazione dell’organizzazione” e “innovazione di processo”, finalizzate al sostegno e allo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di intelligenza artificiale, blockchain e internet of things nei settori citati.

Possono usufruire delle agevolazioni le imprese che operano nel campo della produzione di beni e servizi; della logistica e dei trasporti; del settore agroindustriale, relativamente alla parte industriale della loro produzione; le imprese ausiliarie delle precedenti; i centri di ricerca. Possono richiedere le agevolazioni anche le reti di imprese, a favore delle quali è costituita una riserva di fondi, insieme alle PMI, pari al 60% della disponibilità totale. Ulteriore riserva, pari al 34% dei fondi disponibili, è costituita per le imprese del mezzogiorno.

Sono ammissibili alle agevolazioni le imprese regolarmente costituite sotto forma di società, regolarmente iscritte al registro delle imprese; che sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in liquidazione volontaria e non essendo sottoposte a procedure concorsuali; che dispongono di almeno due bilanci approvati (questo requisito non è richiesto per i centri di ricerca); che non rientrano tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione Europea; che sono in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni concesse dal Ministero; che non si trovano in condizioni tali da risultare impresa in difficoltà, così come individuata nel Regolamento GBER.

Le suddette imprese possono partecipare anche unendosi con un contratto di rete o con altre forme di collaborazione, compresi il consorzio o gli accordi di partenariato. Per quanto riguarda le ipotesi di collaborazione, queste devono configurare una collaborazione effettiva, stabile e coerente rispetto agli obiettivi del progetto. Nel contratto deve emergere una chiara suddivisione delle competenze e devono essere definiti gli aspetti relativi alla proprietà, all’utilizzo e alla diffusione dei risultati del progetto.

Possono richiedere le agevolazioni anche le Grandi Imprese, a condizione che siano co-proponenti nell’ambito di un progetto che preveda una collaborazione effettiva con almeno una PMI. Nel caso di progetti di “innovazione dell’organizzazione” e/o “innovazione di processo” che coinvolgono le grandi imprese, le PMI devono essere partecipi alla collaborazione effettiva per almeno il 30 per cento del totale dei costi ammissibili di progetto.

Sono considerati ammissibili i progetti realizzati sul territorio nazionale; che prevedono spese e costi ammissibili non inferiori a 500 mila euro e non superiori a 2 milioni di euro; che saranno avviati successivamente alla data di presentazione della domanda di agevolazioni e non oltre 3 mesi dalla data del decreto di concessione; che abbiano una durata non inferiore a 24 mesi e non superiore a 30 mesi; che prevedono che ciascun proponente, nel caso di progetti congiunti, sostenga almeno il 10 percento dei costi complessivi ammissibili.

I progetti presentati alle agevolazioni devono prevedere un obiettivo oggettivamente misurabile e precisamente:

  • Per quanto riguarda la “ricerca industriale” e lo “sviluppo sperimentale”, rispettivamente:
  • lo studio, la progettazione, la realizzazione e il test di un prototipo in ambiente di laboratorio o, in alternativa, in un ambiente dotato di interfacce di simulazione verso sistemi esistenti e la realizzazione di linee pilota ai fini della convalida delle tecnologie previste dal Fondo;
  • la costruzione di prototipi, la dimostrazione, la realizzazione di prodotti pilota, test e convalida di prodotti, processi o servizi nuovi o migliorati.
  • Per quanto riguarda la “innovazione dell’organizzazione” e la “innovazione di processo”, rispettivamente:
  • l’applicazione di nuovi metodi organizzativi nelle pratiche commerciali, nell’organizzazione del luogo di lavoro o nelle relazioni esterne di un’impresa;
  • l’applicazione di un metodo di produzione o di distribuzione nuovo o sensibilmente migliorato.

Per quanto attiene le spese ammissibili va operata una distinzione tra ricerca industriale e sviluppo sperimentale, da una parte e innovazione dei processi e innovazione dell’organizzazione, dall’altra.

Per i progetti riguardanti la prima ipotesi sono ammissibili le spese del personale: ricercatori, tecnici e altro personale ausiliario nella misura in cui sono impiegati nel progetto; i costi relativi a strumentazione e attrezzature nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto; i costi per la ricerca contrattuale, le conoscenze e i brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato, nonché costi per i servizi di consulenza e servizi equivalenti utilizzati esclusivamente ai fini del progetto; le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Per i progetti relativi alle innovazioni di processo e organizzative sono ammissibili le spese di personale, che non dovranno superare il 60 per cento dei costi totali; i costi relativi a strumentazione, attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto; i costi della ricerca contrattuale, delle competenze e dei brevetti acquisiti o ottenuti in licenza da fonti esterne alle normali condizioni di mercato; le spese generali supplementari e altri costi di esercizio, compresi i costi dei materiali, delle forniture e di prodotti analoghi, direttamente imputabili al progetto.

Le agevolazioni previste consistono in un contributo a fondo perduto di varia intensità a seconda del tipo di intervento, e precisamente:

Per la ricerca industriale:

  • 70% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
  • 60% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;
  • 50% delle spese ammissibili per le grandi imprese e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di sviluppo sperimentale:

  • 45% delle spese ammissibili per le imprese di micro e piccola dimensione;
  • 35% delle spese ammissibili per le imprese di media dimensione;
  • 25% delle spese ammissibili per grandi imprese e per gli Organismi di ricerca.

Per le attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, fermo restando il limite dell’intensità massima di aiuto pari all’80 per cento dei costi ammissibili, è riconosciuta a ciascun partecipante una maggiorazione pari al 15 per cento, in presenza di progetti che prevedono:

La collaborazione effettiva tra imprese, di cui almeno una PMI;

la collaborazione effettiva tra un’impresa e uno o più Organismi di ricerca, nell’ambito della quale tali organismi sostengono almeno il 10 per cento dei costi ammissibili e hanno il diritto di pubblicare i risultati della propria ricerca.

Per i progetti relativi all’innovazione dei processi e all’innovazione dell’organizzazione:

50% delle spese ammissibili per le PMI;

15% delle spese ammissibili per le imprese di grande dimensione e per gli Organismi di ricerca.

La domanda di agevolazioni, unitamente alla documentazione richiesta dal regolamento, deve essere presentata in via esclusivamente telematica dalle ore 10.00 alle ore 18.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal 21 settembre 2022, pena l’invalidità e l’irricevibilità, utilizzando la procedura disponibile nel sito internet di Infratel (www.infratelitalia.it), mediante la piattaforma dedicata all’iniziativa.

Le agevolazioni sono concesse esclusivamente nei limiti delle disponibilità finanziarie, che ammontano complessivamente a 45 milioni di euro. Il Ministero dello Sviluppo Economico comunicherà tempestivamente l’avvenuto esaurimento delle risorse finanziarie disponibili e disporrà la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.

Le domande di agevolazione accedono alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione. Le domande presentate nello stesso giorno sono, pertanto, considerate come pervenute nello stesso istante, indipendentemente dall’ora e dal minuto di presentazione. Nel caso in cui le risorse finanziarie residue disponibili non consentano l’accoglimento integrale delle domande presentate nello stesso giorno, le domande stesse sono ammesse all’istruttoria in base alla posizione assunta nell’ambito di una specifica graduatoria di merito. In caso di parità di punteggio tra più progetti, prevale il progetto con il minor costo presentato.

La graduatoria di cui sopra sarà realizzata sulla base dei seguenti criteri di valutazione:

Caratteristiche del soggetto proponente, valutato sulla base dei seguenti elementi:

  • capacità di realizzazione del progetto di ricerca, sviluppo e innovazione con risorse interne, da valutare sulla base delle competenze e delle esperienze del proponente con particolare riferimento alla presenza di personale qualificato, di strutture interne dedicate all’attività di ricerca e sviluppo, alle tipologie e alla numerosità dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati e all’ammontare delle spese di ricerca e sviluppo sostenute;
  • qualità delle collaborazioni, da valutare sulla base delle collaborazioni con Organismi di ricerca, con particolare riferimento alle competenze e alle esperienze specifiche degli Organismi di ricerca rispetto alle tecnologie al cui sviluppo è finalizzato il progetto presentato, all’attinenza delle attività previste a carico degli Organismi di ricerca;
  • solidità economico-finanziaria, da valutare con riferimento ai dati contabili relativi agli esercizi precedenti e sulla base dei seguenti indicatori:
    • copertura finanziaria delle immobilizzazioni;
    • indipendenza finanziaria.

Qualità della proposta progettuale, valutata sulla base dei seguenti elementi:

  • fattibilità tecnica, valutata con riferimento all’adeguatezza delle risorse strumentali e organizzative e con particolare riguardo alla congruità e pertinenza dei costi e alla tempistica prevista. Le risorse strumentali sono valutate in base alla loro adeguatezza rispetto al progetto. In particolare, viene valutata l’idoneità e la rispondenza delle apparecchiature scientifiche e delle strutture dedicate alle attività di ricerca e sviluppo, già in possesso del proponente. Le risorse organizzative sono valutate in relazione alle procedure organizzative utilizzate dal proponente per la gestione di progetti di ricerca e sviluppo, all’esperienza e professionalità del responsabile tecnico del progetto, alle attività di ricerca e sviluppo in essere.
  • rilevanza dei risultati attesi, valutata sulla base della rilevanza, utilità e originalità dei risultati attesi rispetto allo stato dell’arte e sulla capacità del progetto di generare miglioramenti tecnologici nel settore/ambito di riferimento nel quale la tecnologia innovativa può essere utilizzata. L’elemento di originalità è valutato rispetto al contesto internazionale di riferimento, ovvero a quello nazionale per le piccole e medie imprese.
  • grado di innovazione, valutato con riferimento alla capacità del progetto di introdurre dei cambiamenti tecnologici radicali nei prodotti o nei processi produttivi ovvero di generare dei notevoli miglioramenti nei prodotti o nei processi.

Impatto del progetto, valutato sulla base dei seguenti elementi:

  • interesse industriale, valutato con riguardo all’interesse industriale all’esecuzione del progetto da determinare in relazione all’impatto economico dei risultati attesi (ricavi aggiuntivi/sostitutivi, quota export, margini previsti a regime, ecc.).
  • potenzialità di sviluppo, valutato sulla base della capacità del progetto di sviluppare il settore/ambito di riferimento e di generare ricadute industriali anche in altri ambiti/settori. Viene, inoltre, valutata la capacità del progetto di rafforzare la competitività e la crescita delle imprese proponenti attraverso lo sviluppo di innovazioni idonee a soddisfare la domanda e i bisogni del mercato, di generare un miglioramento dell’impatto ambientale e sociale e di essere efficace nello sfruttamento e la disseminazione dei risultati del progetto.

Le agevolazioni sono erogate a stati di avanzamento del progetto, in 4 soluzioni di cui l’ultima a saldo. Gli stati di avanzamento, ad eccezione di quanto previsto per la richiesta relativa alla prima erogazione e all’ultimo stato di avanzamento, devono essere presentati con cadenza annuale. La prima richiesta di erogazione per stato di avanzamento deve essere presentata, pena la revoca delle agevolazioni entro diciotto mesi dalla data del decreto di concessione e può riguardare, indipendentemente dalla cadenza annuale, anche il periodo temporale che va dall’avvio del progetto fino alla data del decreto di concessione stesso.

Su richiesta del beneficiario, la prima erogazione può essere disposta a titolo di anticipazione nel limite massimo del 20% del totale delle agevolazioni concesse, esclusivamente previa presentazione di fideiussione bancaria o polizza assicurativa che deve essere irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta, a favore del Ministero dello Sviluppo Economico, di importo pari alla somma da erogare.

Ai fini dell’ultima erogazione a saldo, il soggetto beneficiario deve trasmettere, entro tre mesi dalla data di ultimazione del progetto, la relativa richiesta corredata di una relazione tecnica finale, concernente il raggiungimento degli obiettivi e la documentazione relativa alle spese e ai costi complessivi sostenuti. Tale richiesta di erogazione dell’ultimo stato di avanzamento deve essere presentata entro e non oltre il citato termine di tre mesi, pena la revoca delle agevolazioni.

Dott. Giovanni Carlo Coppola

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