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Lotta all’evasione fiscale, nuove soglie di utilizzo del denaro contante

Lotta evasione utilizzo contante

Lotta all’evasione fiscale, nuove soglie di utilizzo del denaro contante.

Dal 1° gennaio 2022 sono entrate in vigore nuove regole per la circolazione del denaro contante, così come previsto dal Decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio 2020, provvedimento con il quale è stata ridotta la soglia massima per le operazioni con utilizzo di denaro contante da 1.999 euro a 999 euro, limite imposto per le operazioni che coinvolgono sia le persone fisiche che le società.

La novità sopracitata costituisce l’ultimo tassello di un processo già avviato nel nostro Paese, volto a prevenire l’utilizzo del sistema finanziario a scopo di riciclaggio dei proventi di attività illecite e di finanziamento del terrorismo, in accordo con quanto previsto a livello europeo dalle Direttive CE 2005/60/CE e 2006/70/CE.

Regolamentazioni analoghe sulla circolazione del contante sono in vigore anche nei principali Paesi europei, ad esempio, le soglie tollerate vanno dai 1.500 euro previsti in Grecia, ai 2.500 euro previsti in Spagna, fino a 3.000 euro in Francia. Nessun limite è invece previsto in paesi come Germania e Olanda.

In Italia i limiti dell’utilizzo del denaro contante, introdotti per la prima volta nel 1991, hanno generato un animato, quanto divisivo, dibattito tra chi ritiene che costituiscano un efficace strumento di contrasto all’evasione fiscale e chi li considera una inutile limitazione che determina la contrazione dei consumi con ripercussioni negative sull’intero sistema economico.

Alla luce di quanto previsto dalla normativa, costituiscono operazioni illecite tutte le transazioni in contanti superiori a 999 euro, compresi i pagamenti effettuati attraverso frazionamenti fittizi posti in essere allo scopo di eludere la normativa. Sono invece consentiti i pagamenti misti (in parte tracciabili e in parte in contanti) sempre che venga rispettato il limite previsto dalla legge.

I trasferimenti di contanti sopra soglia devono obbligatoriamente essere effettuati attraverso gli istituti di credito, Poste Italiane, istituti di pagamento e istituti di moneta elettronica, secondo quanto previsto dall’art.49 del D.lgs. 231/2007.

Dal punto di vista sanzionatorio l’art. 63 del D.lgs. 231/2007 prevede dal 1° gennaio 2022 l’applicazione di sanzioni che vanno da un minimo di 1.000 euro fino ad un massimo di 50.000 euro. In caso le violazioni riguardino importi superi a 250.000 euro, tuttavia, le sanzioni previste possono essere quintuplicate.

È inoltre prevista una sanzione da un minimo di 3.000 euro a un massimo di 15.000 euro per gli operatori finanziari e i professionisti che, nell’ambito della propria attività lavorativa, vengano a conoscenza di operazioni poste in violazione della normativa sulla circolazione del contante e che non provvedano a segnalarle al Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Una importante deroga al limite per l’utilizzo del denaro contante è prevista per l’acquisto di beni e di prestazioni di servizi legati al turismo. I cittadini stranieri non residenti in Italia possono effettuare pagamenti in contanti entro il limite di 15.000 euro a condizione che il cedente del bene o prestatore di servizio provveda a: (i) acquisire la fotocopia del passaporto del cessionario o del committente, nonché una apposita autocertificazione di quest’ultimo attestante che non è cittadino italiano né cittadino di uno dei Paesi dell’Unione Europea, e che ha la residenza fuori dal territorio dello Stato; (ii) a versare il denaro contante incassato in un conto corrente a lui intestato, e comunicato preventivamente all’Agenzia delle entrate, entro il primo giorno feriale successivo a quello di effettuazione dell’operazione.

In conclusione, la valutazione dell’efficacia della riduzione della circolazione del denaro contante deve essere valutata nella più ampia strategia che Legislatore italiano, specie negli ultimi anni, ha adottato con l’introduzione di una serie di norme in favore di mezzi di pagamenti tracciabili, che hanno come obiettivo comune la lotta all’evasione in tutte le sue forme. Si pensi all’introduzione della fatturazione elettronica o all’obbligo di trasmissione dei corrispettivi giornalieri, all’obbligo di accettazione dei pagamenti tramite POS per professionisti e imprese, al cash back e all’introduzione dell’obbligo di tracciabilità delle spese per poter avere diritto alla detrazione IRPEF del 19%.

Dott. Demetrio Arena – Dott.ssa Martina Arena

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